“Coltivo il mio farro con metodo biologico – ci spiega Davide Fulcheri di Mondovì – come varietà è il farro dicocco, quello che si destina di solito per fare pasta secca. Quello che coltivo lo tengo tutto per me, e lo faccio trasformare tutto in farina: o vendo la farina o vendo la pasta che ottengo con questa farina. L’integrale che faccio fare io con la mia farina non è fare una farina e poi aggiungere la crusca, ma è crusca di quel chicco che viene tutto macinato. Il seme del farro lo faccio io, l’ho comprato la prima volta 5 anni fa e ora me lo mantengo io. Macino io e poi porto la farina a un laboratorio che fa la pasta. È una pasta scura perché è macinata a pietra e perché probabilmente è un colore dato dalla coltivazione della nostra zona. Tiene bene la cottura e se cuoci il prodotto nell’arco di 6-8 minuti è molto gradevole al gusto”.
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