“Biologico è più facile per certi versi: noi facciamo biologico che consenta a noi di lavorare “meno” nel senso che lasciamo che le piante si arrangino, però dobbiamo far sì che l’ambiente dove crescono sia consono alla loro crescita, quindi il terreno deve essere fertile, dopodiché non è detto che la produttività del bio sia uguale a quella convenzionale dal momento che la produttività si misura in kg. Pensando a questi microrganismi che rendono più forti si può fare un parallelismo con i microrganismi probiotici per l’essere umano. La medicina moderna va tutta nella direzione di curare il bioma perché in questo modo l’organismo si autodifende dai patogeni, sta bene, affronta meglio le avversità. Per bioma intendiamo tutta la gamma di microrganismi che vivono nell’essere umano, buona parte nell’intestino, ma anche sulla pelle, in alcuni organi interni, nelle mucose. Le verdure rafforzano il sistema immunitario per una questione chimica grazie ai microelementi che contengono; quello dei microrganismi è un capitolo diverso, se vogliamo aggiuntivo. I microelementi delle verdure sono elementi minerali o enzimi presenti in piccola quantità che però migliorano il funzionamento cellulare; sono presenti nelle verdure e non in altri elementi”.
21 ottobre 2020
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